sabato 19 aprile 2008

Primo tempo, atto zero

I° tempo (pensiero dilatato) ... Aveva già consumato due fiammiferi. Per accendere, malgrado il caldo, i suoi momenti di riflessione. Chi poteva inviare una lettera a quell'indirizzo riservato, strettamente, mai rivelato (perché ogni essere deve poter avere un proprio non- spazio dove ritrovare il proprio non-tempo). Ma la busta era lì, leggermente rigonfia, con nome e indirizzo precisamente indicati. Chi poteva sapere che si trovava lì, a poltrire con gli anelli di fumo, ascoltando il tempo, silenziosamente. Che strano effetto trovare quella busta con l'angolo appena infilato sotto il portoncino d'entrata. L'aveva incontrata con la punta del sandalo. E ora stava per aprirla, ma - chissà perché - esitava ancora a farlo. Avrebbe dovuto preoccuparsi di qualcosa? Ma sfiorava, intanto, con i polpastrelli della mano destra quel rigonfiamento cartaceo un po' spiegazzato. La grafia usata per segnare in inchistro blu il destinatario era precisa, ma il tratto nervoso. Non conosciuto. Posò la pipa e aprì la busta, strappandola malamente. Conteneva un'altra busta più piccola ma imbottita. Nessuno scritto, biglietto, ulteriore contenuto. Impugnò le forbici, questa volta, per tagliare un margine intero della seconda busta, guardò dentro. Solo qualcosa di metallico. Fece cadere sul tavolo di legno scuro una chiave. Null'altro. Una semplice chiave da porta di casa senza pretese di blindare sicurezze. La raccolse tra le dita, quasi interrograndola, la soppesò. Una qualsiasi chiave di una qualsiasi porta per un qualsiasi luogo al mondo. Riprese la pipa e guardò la busta. Aprendo anche la seconda completamente. Magari era sfuggito qualcosa. Nulla. Fuori un leggero vento increspava la superficie marina aumentando il suono dell'orizzonte d'acqua. Che calma. Che senso di vaga stranezza. Una chiave fuori luogo e fuori tempo. La pipa si era spenta, quietamente ....

1 commento:

tHE gUAZ - Naonis President ha detto...

Benvenuta nel blog, Cristina...